Pian è una frazione del comune di Campitello di Fassa, in val di Fassa. Un agglomerato di fienili storici che domina il paese principale dall’alto di un pianoro. Bellissimo per il panorama che vi si gode, una vista privilegiata sul Sassolungo. Va visto poi per la passeggiata che si compie per raggiungerlo, ma soprattutto per il sapore d’altri tempi che si ha visitandolo.
Per raggiungere Pian si prende il sentiero – via crucis che inizia nella zona alta di Campitello, dall’ex seggiovia monoposto Campitello – Col Rodella oggi trasformata in moderni residence, a poca distanza dalla Chiesa. Dalla partenza all’arrivo a Pian non saranno un centinaio di metri di dislivello. Si tratta comunque di uno strappo breve e intenso di salita, in cui non mancano panchine per riposarsi. Si può arrivare a Pian anche dal sentiero per la Val Duron che gira e sale a mezza costa nei pressi del rifugio “Baita Fraìnes”.
Siamo in uno dei più antichi e tradizionali insediamenti della Val di Fassa. Campitello, tra l’altro, è il primo centro turistico della valle, con i suoi antichi alberghi “Agnello” e “Mulino”, ancora oggi visibili nel loro aspetto tradizionale. e questo si capisce subito non appena arrivati, anche dalle iscrizioni con “Ave Maria” che spesso coronano i portali della case.
A Pian si passeggia tra i tobià (tobiè al plurale): i fienili, tipici di questi luoghi di montagna, nati con uno scopo preciso ma divenuti dimore accoglienti e spesso lussuose, negli spazi e negli arredi. Pian è interamente costituito da tobiè, alcuni restaurati, che si avvicendano tra le tipiche fontane (o festil) e stradine di pietra. Di questi, alcuni sono abitati, altri sono residence o seconde case. Le decorazioni esterne non mancano: fiori, gnomi, animali scolpiti, cataste ordinate di legna, piccoli giardini o scalinate minute. Tutto è reso bello con mezzi semplici, come è davvero consuetudine da queste parti.
Noterete certamente le mura delle case dipinte con motivi tradizionali e motti religiosi, come gli “Ave Maria”. Un grande tobià con due grandi forni attigui che si affacciano nel giardino. La presenza di due forni contemporanei nelle abitazioni della Val di Fassa è molto rara, poiché questi locali ad alta inerzia termica facevano sì che un forno solo fosse sufficiente per preparare pane sufficiente per diverse settimane.
Pian, naturalmente, ospita anche una bianca chiesetta, del 1750. Si può sbirciare l’interno da una finestra a grate di ferro, ma si può anche lasciare le offerte in un contenitore con una piccola feritoia posizionato sullo stipite della finestra.
Un’ultima curiosità: per il suo innegabile fascino d’altri tempi Pian è selezionato da Trentino Film Commission come location di film e documentari. Una località storica che descrive pienamente l’antica cultura rurale della Val di Fassa.