Vigo di Fassa ha ottenuto di recente un importante riconoscimento: è stato inserito fra i Borghi più belli d’Italia
Molti non saranno a conoscenza che per entrare a far parte di questi selezionatissimi luoghi occorre soddisfare numerose caratteristiche imprescindibili per l’ammissione (ad esempio gli edifici storici devono prevalere sull’insieme della massa costruita e dar luogo ad un complesso esteticamente omogeneo, oppure viene richiesta l’armonia e omogeneità dei volumi costruiti; dei materiali delle facciate e dei tetti, dei colori delle facciate e dei tetti; delle “aperture” come porte, portoni, finestre etc.) e soprattutto superare l’attento giudizio di una commissione di valutatori dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia. La severità dei criteri di selezione è dimostrata anche dal fatto che in quindici anni di attività dell’Associazione circa 800 comuni hanno presentato richiesta di ammissione e ne sono stati ammessi solo 270.
L’Associazione dei Borghi più belli d’Italia ha diversi scopi statutari e non solo offre un importante sostegno a livello di promozione turistica per i comuni del network ma coordina anche molti progetti volti alla valorizzazione di queste piccole realtà gioiello, anche impedendo il graduale spopolamento dei borghi a favore delle grandi città.
Il Sindaco di Vigo di Fassa, il dott. Leopoldo Rizzi, ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune nostre domande.
“Qual è stato il motivo per cui gli esaminatori dell’Associazione dei Borghi più Belli d’Italia hanno accettato la candidatura di Vigo di Fassa?”
Il Sindaco Rizzi: “ Vigo deriva dal latino Vicus che significa, appunto, borgo, villaggio. Come una sorta di nomen omen, il nome di Vigo porta già in sé la sua caratteristica di essere un piccolo centro di abitazioni e di attività, mentre la nomenclatura di altri comuni della Valle di Fassa sottolinea la vicinanza all’acqua come ad esempio Soraga (sopra all’acqua) o Pozza di Fassa. Vigo era già sede di insediamenti fin dall’età preromana. Purtroppo una frana distrusse l’antico borgo che era posto più a monte, le frazioni però conservano ancora intatto lo spirito e la struttura del piccolo villaggio. Infatti, occorre precisare che il riconoscimento dell’Associazione è stato attribuito alle frazioni di Vigo, ovvero San Giovanni, Val, Costa, Larcionè, Vallonga e Tamìon. Il nostro comune, in età medioevale, era il capoluogo legislativo, amministrativo e religioso della Val di Fassa. La popolazione dell’epoca, sebbene assai povera, aveva deciso di utilizzare i propri scarsi fondi per costruire a San Giovanni l’omonima Chiesa parrocchiale e la chiesa di Santa Giuliana, patrona della Valle e quindi di eleggere Vigo quale centro di riferimento. Tutte queste frazioni hanno importanti testimonianze architettoniche medioevali e rinascimentali e il Comune ha redatto un inventario di tutti gli edifici storici: ad esempio a San Giovanni si può ammirare, oltre alla già citata Chiesa di San Giovanni con il suo imponente campanile visibile fino a Mazzin, anche Ciasa Soldà. Quest’ultima era la casa dell’avventuriero Soldà che dopo essersi arricchito nelle guerre contro i Turchi, contribuì con un ingente quantità di argento (anche se probabilmente per un errore della moglie) a costruire la nuova campana del paese che per il suo bellissimo suono divenne oggetto di interessamento persino della comunità religiosa di Bolzano. San Giovanni è, inoltre, sede del Museo Ladino di Fassa.”. Continua il Sindaco: “Ciò che mi premeva far comprendere agli esaminatori è il fatto che Vigo è storicamente concepito come borgo, sebbene non abbia le classiche caratteristiche del villaggio medioevale racchiuso fra fortificazioni murarie, ma sia invece un borgo “diffuso”. Inoltre gli esaminatori sono stati piacevolmente colpiti dalla nostra iniziativa che prevede la creazione di una “Strada dei Borghi” con l’installazione di piccoli monumenti nelle diverse frazioni che informeranno il turista e l’avventore della storia del luogo.”
Interroghiamo nuovamente il Sindaco: “Ma quali vantaggi trarrà Vigo dall’esser annoverato fra i Borghi più belli d’Italia?”
Il dott. Rizzi ci spiega: “Vigo avrà la possibilità di superare la stagionalità turistica e di accogliere una fascia di clientela medio-alta che verrà attratta dalla possibilità di visitare il borgo storico anche fuori stagione. Ne ho avuto la prova immediata quando ho accompagnato un gruppo di responsabili di tour operator statunitensi per le vie del nostro comune. Gli operatori americani sono giunti a Vigo proprio perchè il “Borgo” fornisce una chiave privilegiata da comunicare ai loro clienti. Vigo diventa, così ,una meta specifica, con una motivazione forte per cui sceglierla“.
Domandiamo, poi, al Sindaco:“ L’Associazione dei Borghi più Belli d’Italia, ha da qualche mese, iniziato un raccolta di fondi tramite una campagna di crowdfunding per finanziare diversi progetti nei Borghi. Anche Vigo di Fassa beneficerà di tali fondi?”
“Ho presentato un progetto che potrebbe presto entrare a far parte di quelli finanziati.” precisa il Sindaco “ Questo progetto consiste nel recupero di alcune piazzole Anas dismesse che vengono attualmente impiegate come area di sosta. Installeremo dei totem che forniranno ai turisti dettagliate informazioni sui punti d’interesse di Vigo come le Torri del Vajolet o il Santuario di Santa Giuliana. L’avventore verrà stimolato, appropinquandosi a Vigo, a visitare i luoghi descritti, sorretto da un’informazione scritta puntuale e precisa”
Ringraziamo il Sindaco Leopoldo Rizzi per il tempo concessoci.
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