Premetto che il giro del Sasso Vernale e’ molto lungo e faticoso per via del notevole dislivello.
Parcheggiata l’auto ad Alba nella piazzola dove parte la funivia Ciampac (1486 mt) mi incammino (sentiero n° 602) e dopo un tratto molto ripido raggiungo la pianeggiante Valle del Contrin e in 2 h circa il rifugio Contrin (2016 mt), un po’ di riposo (per raggiungere il Falier da qua ancora 4h) e poi la Val Rosalia mi attende per raggiungere il Passo Ombretta (2864 mt, sentiero n° 606-610) fino al Passo non incontro nessuno, solo le simpaticissime marmotte mi tengono compagnia con il loro inconfondibile fischio.
Faccio un po di foto ai resti di postazioni e trincee militari della Grande Guerra, sotto di me una famiglia di stambecchi osserva incuriosita….ora per raggiungere il Falier un canalone ripidissimo sotto la suggestiva parete Sud della Marmolada, attorno le h 17 raggiungo il rifugio Falier (2074 mt) dove pernotterò stanco ma molto felice.
Il mattino successivo il meteo non e’ affatto dei migliori… una fitta nebbia copre il Passo Ombrettola parte di meta per raggiungere nuovamente il Contrin.
Parto (sentiero n° 612) dopo un breve tratto verdeggiante il percorso si fa molto ripido e ghiaioso e anche qua noto attorno a me i resti ancora evidenti della Grande Guerra pezzi di scarponi, resti di gammelle portati lungo il vallone dai disgeli e in Vetta altre postazioni…sono le 11 e in 2h circa ho percorso gli 800 mt di dislivello che mi separavano dal Rifugio al Passo Ombrettola (2864 mt) intanto la nebbia si fa’ sempre piu’ fitta e inizia a nevicare, il problema e’ la visibilita’ non piu’ di 30 cm e ci metto un po’ a ritrovare il sentiero mi mancano punti di riferimento e impiego piu’ di 10′ ad individuarlo… lo vedo e anche qua e’ ripidissimo e molto ghiaioso il che non mi risparmia un paio di cadute e metri col sedere in terra, a circa meta’ di esso due ersone si stanno imbragando sotto l’attacco della breve ma verticale ferrata che porta alla Cima del Col d’Ombrettola (3010 mt). Dopo altre 2h circa raggiungo il Contrin quindi Alba dove recupero la macchina lasciata il giorno prima
Per godere appieno l’escursione consiglio di effettuare con un discreto allenamento e di dividere in due giorni visti i notevoli dislivelli sia in salita che discesa, portarsi acqua a sufficenza, considerare che dal Contrin al Falier non si trova una fonte, dalla Val Rosalia l’ambiente diventa molto selvaggio e si cammina su tracce di sentiero, stesso discorso vale ripartendo dal Falier per raggiungere il Passo Ombrettola e quindi il Contrin.
Escursione scritta da Fabio13 (Link originale)
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