Questo itinerario permette di esplorare una zona del Catinaccio decisamente meno frequentata, ma non per questo meno ricca di fascino. Si parte da Campitello (località Pian) seguendo la carrareccia che sale fino al rifugio Micheluzzi (1850 m.) (possibilita’ di usufruire del servizio di bus navetta…consigliabile data la lunghezza del giro).
Dal rifugio si segue il sentiero (n° 532) pianeggiante che si snoda lungo la splendida Val Duron, costeggiando il Rio omonimo, chiusa tra l’imperiosa muraglia rocciosa del Molignon a sinistra e la Cresta Nera a destra; dopo circa 40 minuti di cammino rilassante, si comincia a salire, in direzione del Passo Duron (2188 m.) che si raggiunge in circa 1h (qui si incrocia il sentiero n° 594 proveniente dal rifugio Sassopiatto (2300 m.).
Dal Passo, si prende il sentiero n° 594 che sale, faticosamente al Rifugio Alpe di Tires (2440 m.) (2h30 dal rifugio Micheluzzi), situato in posizione molto panoramica, racchiuso tra i dirupi del Molignon e i Denti di Terrarossa.
Dopo una meritata sosta, si riprende a salire; il sentiero, che parte proprio dietro il rifugio, porta in 10 minuti all’attacco della mini-ferrata che consente di salire al Gran Dente di Terrarossa (2653 m.), lungo una ripida gola, superando brevi e facili salti di roccia. Si giunge in vetta in circa 40 minuti, godendosi la splendida veduta sull’Alpe di Siusi e sulla lunga cresta di congiunzione tra il Grande Dente di Terrarossa e la Cima di Terrarossa, che andremo a percorrere. Si segue il breve tratto di cresta e, superata una caratteristica finestra rocciosa, si comincia a scendere in direzione della cresta citata. Qui si incontra un primo punto impegnativo, una paretina di circa 20 metri piuttosto verticale; gli appigli non mancano, basta procedere con calma.
Alla base di questa paretina comincia il percorso di cresta (circa 1h) piuttosto esposto e sopratutto pochissimo attrezzato; non ci sono passaggi particolarmente impegnativi ma serve comunque passo sicuro e assenza di vertigini. Giunti alla Forcella di Terrarossa (2525 m.), si seguono le corde che conducono, senza troppe difficoltà, sulla vetta della Cima di Terrarossa (2655 m.) (2h15 dal rifugio Alpe di Tires). Soddisfatti e rilassati ci si puo’ godere lo splendido panorama a 360°: a sud-est il Catinaccio con la Cresta del Molignon e ad est la Val Duron fino al Gruppo del Sassolungo, ed infine a sud lo Sciliar.
Il ritorno avviene lungo il sentiero che scende lungo il versante Ovest; giunti ad un bivio si segue il segnavia n°4 che in 40 minuti consente di ritornare al Rifugio Alpe di Tires.Da qui, seguendo l’itinerario dell’andata si rientra al punto di partenza (Rifugio Micheluzzi e poi Campitello).
Esistono molte varianti possibili, ma l’itinerario descritto è quello che consente di completare il giro in giornata senza ammazzarsi troppo, anche se si tratta sempre di 8h abbondanti di cammino. Le ferrate in sé sono da considerarsi come medio-facili, ma il tratto di cresta non attrezzato non è da sottovalutare. Consigliatissimo a chi ama gli itinerari di cresta solitari (in pieno agosto sulle ferrate non abbiamo incontrato nessuno).
Escursione scritta da svizzy (Link originale)
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