Raccogliere i funghi nel Trentino, cosa bisogna sapere …
Settembre sta arrivando, portando con sé una nuova stagione di raccolta dei funghi in Trentino. Il Trentino offre numerose numerose aree boschive in cui poter andare a caccia di funghi. I migliori posti per raccogliere i funghi in Trentino sono l’Altopiano della Paganella, la Val di Fiemme, la Val di Non, la Val di Sole, la Val Rendena, la Val di Fassa e la Val Sugana.
In Trentino, la raccolta dei funghi è regolamentata dalla legge provinciale n. 16 del 6 agosto del 1991 e dalla legge provinciale n. 11 del 23 maggio 2007.
Tale legge stabilisce che per poter procedere con la raccolta dei funghi occorre avere un permesso speciale rilasciato dal Comune, previa il pagamento di una quota, dai 10,00 ai 60,00 €, in base al numero di giorni in cui si vuole effettuare la raccolta. Per i residenti è prevista la possibilità di partecipare alla raccolta gratuitamente, mentre i non residenti sono tenuti a pagare una quota e a compilare un modulo con l’apposita richiesta di permesso per la raccolta dei funghi. Anche i bambini possono prendere parte alla raccolta, purché abbiano un età superiore ai 10 anni. Oltre ai residenti, i permessi speciali gratuiti per partecipare alla raccolta dei funghi sono concessi ai proprietari dei boschi, ai cittadini iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero ed ai gruppi micologici. La raccolta si può effettuare ogni giorno, tranne dalle 19 alle 7 del mattino seguente. Ogni partecipante può prendere fino ad un massimo di 2 Kg di funghi, che vanno puliti in loco e trasportati su apposite ceste rigide. La legge è stata emanata per controllare la raccolta dei funghi e soprattutto per evitare che l’intervento dell’uomo possa danneggiare o alterare l’ecosistema boschivo. E’ vietato danneggiare i funghi durante la raccolta e utilizzare rastrelli, uncini e attrezzi simili che possano rovinare il terriccio. Se tale normativa non viene rispettata, sono previste delle sanzioni per i trasgressori. E’ stata stabilita una sanzione dai 10,00 € ai 120,00 € se la quantità di funghi raccolti supera i 2 Kg previsti per legge. Una seconda sanzione è fissata per coloro che vengono sorpresi a raccogliere i funghi senza il premesso rilasciato dal Comune e senza aver pagato la tassa dovuta per la raccolta dei funghi. Tale multa varia dai 25,00 € ai 150,00 €.
La Val di Fassa è ricchissima di boschi in cui si nascondono numerose specie di funghi. Qui le specie più diffuse sono i funghi porcini ed i finferli. I Comuni della Val di Fassa (Moena, Soraga, Vigo, Pozza, Mazzin, Campitello di Fassa e Canazei) si sono riuniti attorno ad un unico ambito territoriale e garantiscono la raccolta dei funghi secondo le direttive delle leggi provinciali. Bisogna prestare molta attenzione alle zone in cui è vietata la raccolta dei funghi, come ad esempio i parchi naturali e il Parco di Paneveggio. Tuttavia, non potete sbagliarvi perché ogni divieto è indicato con apposite tabelle informative.
La Val di Sole è divisa in due ambiti territoriali: il Comune di Rabbi e l’ambito territoriale dei Comuni di Vermiglio, Peio, Ossana, Pellizzano, Mezzana, Commezzadura, Dimaro, Monclassico, Croviana, Malè, Terzolas, Caldes e Cavizzana. In queste zone, a partire dalla stagione estiva, vengono organizzate delle mostre micologiche, delle proiezioni e delle escursioni nei boschi, guidate da esperti di micologia.
La Val Sugana è un territorio ricco di funghi porcini, finferli, chiodini e funghi del sangue.
La Val di Fiemme è organizzata in un unico ambito territoriale, che riunisce tutti i Comuni della zona, per la gestione e la raccolta dei funghi. A Predazzo dal 25 luglio al 5 settembre, è disponibile presso il Municipio del Comune, un esperto micologo pronto a darvi tutte le informazioni necessarie per imparare a classificare i funghi.
L’Altopiano della Paganella offre ai cercatori di funghi ottimi prataioli, funghi porcini, mazze di tamburo e gallinacci. Per arrivare all’altopiano, si può accedere passando dai boschi del Parco dell’Adamello o in alternativa dalle abetaie della Paganella.
I Comuni della Val Rendena insieme a Ragoli hanno costituito un unico ambito territoriale per la raccolta dei funghi, secondo le normative del Trentino. Fino al 2009, la raccolta era gratuita per i residenti, ma a partire dal 2010 sono entrate in vigore le leggi provinciali previste in materia.
Il Trentino è un territorio pieno di tantissime specie di funghi che potrete scovare soprattutto ad altitudini oltre i 1000 metri. Passeggiando per le montagne, troverete funghi porcini, finferli e le caperata ottime da fare sott’olio. Prestate attenzione tuttavia alle numerose specie di funghi velenosi che riempiono i boschi. In particolare, in Trentino potrete andar incontro all’amanita pallohides, all’amanita virosa e al cortinarius speciosissimus. L’amanita pallohides è un fungo velenosissimo, in molti casi anche mortale. Si trova presso i boschi di latifoglie, di cui è pieno il Trentino, e ha un cappello verdastro con delle sfumature di colore e il gambo bianco con una specie di sacca, detta volva. In alcune zone può avere anche il cappello interamente bianco, ma anche in questo caso si tratta di una specie velenosa.
L’amanita virosa si trova nei boschi di betulla o sotto gli abeti rossi, è una specie più rara della precedente, ma anch’essa mortale. Si presenta come un fungo totalmente bianco dotato di volva e dal cappello dalla forma irregolare.
Infine, il cortinarius speciosissimus si trova sotto gli abeti rossi o sotto il pino silvestre e in rari casi nei boschi di latifoglie. E’ la forma di fungo velenosa meno conosciuta, ma che si può facilmente trovare in Trentino. Si presenta come un fungo marrone, con delle striature gialle sul gambo.
Quando andate a raccogliere funghi, dovete seguire alcune indicazioni fondamentali per il buon risultato della vostra raccolta. Innanzitutto evitate di raccogliere funghi troppo giovani o troppo vecchi il cui gusto potrebbe essere compromesso. Il fungo va raccolto intero e non tagliato e va pulito di eventuali residui di terra.
Un buon cercatore di funghi deve anche seguire alcune raccomandazioni per la raccolta. Prima di tutto è importante scegliere bene il proprio vestiario: scarponcini, pantaloni lunghi, calze di lana, maglia a manica lunga per proteggervi dai morsi degli insetti. Tra l’attrezzatura, non può mancare un bastone per allontanare eventuali animali che incontrerete nel sentiero; un cesto forato e rigido per trasportare i funghi e un coltellino per ripulire i funghi appena raccolti.
Il Trentino è davvero un paradiso per gli amanti dei funghi. Il miglior periodo per recarsi in Trentino per raccogliere i funghi è da metà luglio a fine settembre. Per terminare in bellezza la vostra giornata a caccia di funghi, potete recarvi presso una della tante sagre dei funghi che vengono organizzate in questo periodo nei Comuni trentini.
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