Questo itinerario è uno dei più famosi e frequentati (forse troppo ) del gruppo del Sella; il comodo accesso, una ferrata divertente, emozionante e difficile al punto giusto hanno contribuito negli anni a farne una tappa obbligata per ogni appassionato.
Il punto di partenza del giro è il Passo Gardena (2115 m.); dal passo percorrendo la statale che porta a Corvara, dopo pochi tornanti, si trovano le indicazioni per la ferrata con annesso ampio parcheggio (è pure sorto un chiosco con panini e bibite…giusto per dare un idea dell’alta frequentazione ).
Lasciata la macchina e indossato il kit da ferrata, un sentierino ci porta all’attacco in 5 minuti. La ferrata si può suddividere in 3 parti, ognuna percorribile singolarmente e di difficoltà crescente. La prima parte si svolge su una roccia nerastra spesso bagnata che si supera senza troppe difficoltà con una lunga serie di gradini metallici. Superato l’ostacolo si incontra nuovamente un normale sentiero che passa tra due grossi massi giallastri e si dirige in leggera salita in direzione di una bella cascata, sovrastati sulla destra dalla Torre Brunico (2495 m.). Qui si incontra il bivio con il sentiero n°666 che consente di abbandonare la ferrata tornando in direzione del Passo Gardena. La seconda parte corre inizialmente su facili salti di roccia a destra della cascata stessa. Si giunge in una conca ad imbuto da dove le corde guidano sulla parete di destra innalzandosi in verticale per circa 100 m. (piuttosto esposti). Segue una lunga traversata a sinistra che ci porta in una seconda conca sotto la parete sud della Torre Exner (2494 m.), dove corre l’ultima parte della ferrata, la più difficile. Poco prima di attaccare la parete, c’è nuovamente la possibilita di abbandonare la ferrata seguendo il sentiero che porta la Rifugio Pisciadù. Continuando invece a salire si superano alcuni brevi camini piuttosto verticali ed esposti, per giungere ad una scaletta metallica molto esposta, oltre la quale le difficoltà diminuiscono. Una breve traversata a sinistra ed ecco il famoso ed emozionante ponte sospeso che collega la Torre Exner alla grande terrazza del Sella. La stanchezza si fa sentire dopo quasi 3h di ferrata; si prosegue su normale sentiero che in leggera salita porta in 20 min al Rifugio Pisciadù (2585 m.) situato in una conca meravigliosa con un caratteristico laghetto sovrastato dalla poderosa parete del Piz Pisciadù (2985 m.)
Per il rientro sono possibili più varianti; la piu rapida è la discesa lungo la selvaggia Val Setus seguendo il sentiero n°666 (nella parte iniziale attrezzata con funi fisse) che porta al passo Gardena. Qui si incontra il bivio con il sentiero che riporta direttamente al parcheggio della ferrata (1h15 – 1h.30 dal rifugio). La seconda alternativa è la discesa lungo la Val di Mesdì (funi fisse nella parte iniziale) lungo il sentiero n° 676 per poi congiungersi al 651 in direzione di Colfosco che non è necessario raggiungere in quanto si incontra una traccia di sentiero (in verità scarsamente segnato) che consente di tornare al parcheggio (2h circa dal Rifugio) aggirando i dirupi del Mur de Pissadù (2530 m.) e la Torre Colfosco (2395 m.).
Un giro emozionante e di grande soddisfazione; nonostante in totale non impegni piu di 6h non è da sottovalutare l’impegno fisico delle 3h di ferrata. La ferrata in sé richiede un minimo di esperienza (non è adatta come “prima volta”) anche se la presenza di varie vie di fuga aiuta a percorrerla con una certa tranquillità; solo l’ultimo tratto sulla Torre Exner si puo’ classificare difficile. Se non si sono trovate difficoltà negli altri due tratti si puo completare la via tranquillamente.
Escursione scritta da svizzy (Link originale)
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