Pochi, ma buoni, i prodotti tipici della Val di Fassa
La cucina fassana è legata alle tradizioni del passato ed ai prodotti della regione alpina. Come già detto, in montagna i prodotti della terra sono pochi, a causa del clima rigido e del territorio impervio che poco spazio lascia a una qualche coltivazione. In tempi passati, quando ancora il turismo non esisteva, l’economia della valle era poverissima. La popolazione sopravviveva grazie all’allevamento di ovini e bovini e al duro lavoro nei pochi campi di orzo e segale. Attualmente queste attività sono quasi del tutto scomparse, per lasciar posto all’impresa turistica, evidentemente più redditizia. Nei mesi estivi i prodotti naturali che si trovano sono funghi, frutti di bosco e limitate colture di ortaggi. Notevole, invece, è in estate la produzione di prodotti caseari, quali latte, burro e formaggio. Infatti, durante la stagione estiva i bovini, provenienti anche da altre zone, vengono condotti sugli alpeggi, nei pascoli d’alta quota, dove le mucche si possono nutrire di erba fresca di montagna altamente salubre. Così si possono trovare formaggi tipici di malga che i contadini vendono direttamente nelle loro aziende oppure sono distribuiti presso i negozi in valle. Da ricordare la Tosella fresca e il Puzzone di Moena prodotto dal caseificio di Moena e Predazzo. Il suo nome deriva dall’odore forte che lo caratterizza ed è uno dei formaggi più pregiati dell’intero Trentino. Ci sono altri formaggi nostrani ricercati come quelli prodotti dal Caseificio di Campitello.
Lo speck, di origine sudtirolese, e le luganeghe (salsiccia locale) sono prodotti di largo consumo in valle e qui direttamente preparati in tutte le macellerie o in piccole aziende. Infine, da segnalare una modesta produzione di miele che è sicuramente più fiorente in Val di Fiemme.
In Val di Fassa è consentita la pratica della pesca sportiva e nel torrente Avisio. Sono qui presenti varie specie di trote. Rimandiamo l’approfondimento dell’argomento al capitolo sulla pesca.