La Val di Fassa, tra le più belle montagne del mondo
Sembra quasi impossibile, oggi, immaginare la Val di Fassa diversa da come la conosciamo: una valle lunga e verdeggiante, coronata sui lati da montagne selvose o rocciose, che prende il suo avvio quasi ai piedi del ghiacciaio della Marmolada, dove, da un piccolo laghetto, nasce il torrente Avisio. Una valle in parte di origine glaciale incassata tra i monti ed una lunga storia geologica che, attraverso milioni di anni, ha trasformato questa meravigliosa terra. La varietà delle formazioni rocciose, le Dolomiti, la ricchezza della flora e della fauna, i differenti aspetti storici e culturali fanno della Val di Fassa una meta unica ed indimenticabile. Costituita da sette comuni, è attraversata per intero dal torrente Avisio, un affluente di sinistra del fiume Adige; la valle è circondata da alcuni dei più importanti massicci dei Monti Pallidi: la Marmolada, il Gruppo del Sella, il Sassolungo, il Gruppo del Catinaccio, ma anche da montagne a litologia non dolomitica, quali il Buffaure ed i Monzoni, giganti bianchi che al tramonto, come per incanto, si tingono di rosa, dando vita all’incredibile fenomeno dell’Enrosadira. È l’unica vallata trentina (assieme alle valli di Gardena e Badia in Alto Adige, alla valle di Livinallongo e parte della conca ampezzana in Veneto), dal cuore ladino (lingua tuttora parlata in tutti i sette comuni della valle: Canazei, Campitello, Mazzin, Pozza, Vigo, Soraga e Moena) o, per esser precisi, il ladino dolomitico. I Ladini, nonostante siano una minoranza etnica, continuano nel tempo a difendere con fierezza ed orgoglio le proprie radici culturali, linguistiche e gastronomiche, offrendo sempre mille possibilità a chi entra in contatto con le loro tradizioni.